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STIRPE

spettacolo corale

CREDITS

Ideazione: Associazione Terìaca
Danza e Coreografia: Maristella Martella
Musiche: Emilio Marinelli
Drammaturgia scenica : Francesco Botti
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STIRPE è uno spettacolo corale e musicale di danza e teatro, ideato e realizzato dall’Associazione Terìaca in collaborazione con la Scuola di Tarantella e Danze Popolari del Mediterraneo - Taranta Power Bologna.

In STIRPE, la danza italiana della donna morsa dal ragno e costretta al ritmo incessante della Tarantella al fine di espellere il veleno, si esprime superando l’accezione terapeutica della Pizzica salentina per approdare alla simbologia originaria della cultura mediterranea, intessuta con forti radici greche ed arabe. L’intreccio dei linguaggi genera ispirazioni sceniche contemporanee all’interno di ballate antiche. Le musiche salentine e pugliesi vengono affidate da Emilio Marinelli(autore,arrangiatore) ad un organico quantomeno atipico per il contesto da cui esse provengono,più vicino al jazz o alla musica classica.Da ciò scaturisce un suono nuovo che non tradisce o travisa l’essenza profonda di questi canti, reinterpretati dalla voce di Gianni Bruschi,ma al contrario ne rivela le più o meno insospettabili affinità col mondo del jazz,o più in generale con il mondo della musica improvvisata,e con il concetto di ipnotismo o trance musicale presente nella musica dance più estrema e,nella new-age. La drammaturgia scenica di Francesco Botti, i testi, con citazioni da Dante Alighieri a Salvatore Quasimodo, e le coreografie di Maristella Martella, conducono in un viaggio onirico che, dall’antichità ricorda la simbiosi culturale tra Occidente ed Oriente, esprimendo la necessità di considerare la cultura popolare italiana come preziosa fusione di culture mediterranee. La descrizione del Mosaico Pavimentale della Cattedrale di Otranto costruito da Pantaleone nel XIII sec. offre l’occasione di rivivere il sogno di una comunità unita nella riscoperta dei codici originari di un patrimonio millenario. L’albero della vita di Pantaleone, senza radici, sorretto da due elefanti sacri e dal suono dell’universo, rappresenta la genesi, l’esistenza dell’uomo sulla Terra con il suo vitale appellarsi alla musica ed alla danza. Gli attori-danzatori, fanno riaffiorare dall’antico simbolismo mitologico lo spirito “della bellezza come necessità, come modo in cui gli dei toccano i nostri sensi, raggiungono il nostro cuore, ci attirano alla vita”. (James Hillman)

Maristella Martella - Mosaico Mediterraneo
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